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Corso Costituzione e democrazia – Scuola del Fatto
50
COSTITUZIONE E DEMOCRAZIA
Corso di 10 ore
Il corso
Nella Germania medioevale viene coniato il motto «Stadtluft macht frei», l’aria della città rende liberi. Oggi, al contrario, proprio le città hanno incubato a lungo il naufragio leaderistico della democrazia: l’elezione diretta dei sindaci (1993) è stata il laboratorio del personalismo, e del ‘presidenzialismo culturale’ che oggi scontiamo. Dalle città alla nazione: le riforme costituzionali elaborate negli ultimi anni prendevano a modello il sistema dei sindaci, puntando – più o meno direttamente – al presidenzialismo del ‘sindaco d’Italia’. Ma il progetto della Costituzione è l’opposto: non punta su un capo, ma sulla partecipazione di tutte e tutti. L’astensione elettorale di metà del Paese è il risultato di una comprensibile e fondata sfiducia nella reale possibilità del Parlamento di rappresentare le lotte sociali. Ma senza rappresentanza e senza Parlamento non c’è libertà: rimane la solitudine, la condizione di fantasmi sociali, la rivolta di piazza e infine una radicale rinuncia alla dimensione politica. È il momento di ricostruire lo spazio della politica.
Docenti
Alessandra Algostino
Professoressa di Diritto Costituzionale Università di Torino
Antonello Ciervo
Professore di Diritto Pubblico Università “Unitelma La Sapienza” di Roma
Domenico Gallo
Presidente di Sezione emerito della Corte di Cassazione
Tomaso Montanari
Professore di Storia dell’arte moderna Rettore dell’Università per stranieri di Siena
Francesco Pallante
Professore di Diritto Costituzionale Università di Torino
Valentina Pazé
Professoressa di Filosofia Politica Università di Torino
Livio Pepino
Magistrato, Ex-presidente di Magistratura Democratica
Nadia Urbinati
Professoressa di Scienze Politiche Columbia University, New York
Gianfranco Viesti
Professore di Economia applicata Università di Bari
Gustavo Zagrebelsky
Professore emerito di Diritto Costituzionale Università di Torino, Presidente emerito della Corte Costituzionale
Programma
1. Il progetto della Costituzione Prof. Gustavo Zagrebelsky
2. Il diritto alla salute Prof. Francesco Pallante
3. Populismi e democrazia Prof. Nadia Urbinati
4. Migrazioni e democrazia Prof. Antonello Ciervo
5. Autonomia differenziata? Prof. Gianfranco Viesti
6. Una nazione per via di cultura Prof. Tomaso Montanari
7. Sovranità nazionale e progetto europeo Lorenzo Marsili
8. Rifiuto della guerra Prof. Domenico Gallo
9. Rappresentanza e governo Prof. Alessandra Algostino
10. La funzione del pensiero critico nella Costituzione Prof. Tomaso Montanari
Biografie dei Docenti
Alessandra Algostino è professoressa ordinaria di Diritto costituzionale presso l’Università di Torino. Fra i suoi temi di ricerca: democrazia, diritti, migranti, lavoro, partecipazione e movimenti, fonti del diritto, Europa, diritto e economia. Fra i suoi libri: L’ambigua universalità dei diritti, 2005; Democrazia, rappresentanza, partecipazione, 2011; Diritto proteiforme e conflitto sul diritto, 2018. Fra i suoi ultimi saggi: Costituzionalismo e distopia nella pandemia di Covid-19 tra fonti dell’emergenza e (s)bilanciamento dei diritti, 2021; Pacifismo e movimenti fra militarizzazione della democrazia e Costituzione, 2022; Relocation of Torture and ‘State Torture’. Readmission Agreements, Externalisation of Borders and Closure of Ports, 2023. Fra le collaborazioni, Il Manifesto e Volere la luna.
Antonello Ciervo insegna Diritto pubblico, Diritto pubblico avanzato e Diritto regionale e degli enti locali all’Università degli Studi “Unitelma Sapienza” di Roma. Avvocato cassazionista, ha fatto parte del Direttivo dell’ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) e attualmente è nella Direzione nazionale dei Giuristi Democratici. Autore di saggi su riviste scientifiche, ha pubblicato le seguenti monografie: Saggio sull’interpretazione adeguatrice (2011); I beni comuni (2012); Le metamorfosi dell’ordine pubblico nell’esperienza costituzionale italiana (2023). Fa parte del Comitato dei Garanti della Fondazione Lelio e Lisli Basso-ONLUS.
Domenico Gallo è magistrato. È stato presidente di sezione della Corte di cassazione. Da sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo e del movimento per la pace, è stato senatore della Repubblica per una legislatura ed è componente del comitato esecutivo del Coordinamento per la democrazia costituzionale. Collabora con quotidiani e riviste ed è autore e co-autore di numerosi libri. Tra le sue ultime pubblicazioni: Da sudditi a cittadini. Il percorso della democrazia (2013), Ventisei Madonne Nere (2019), Il mondo che verrà (2022), Guerra Ucraina (2023). Lorenzo Marsili è un filosofo e scrittore attivista. Fondatore della ONG politica transnazionale European Alternatives e dell’istituzione culturale Fondazione Rizoma, la sua ricerca e il suo lavoro politico si concentrano sulla definizione e promozione del futuro oltre lo stato-nazione. Oratore pubblico e commentatore dei media internazionali, è stato l'editore fondatore della rivista indipendente Naked Punch Review a Londra e Pechino. I suoi libri includono Il Terzo Spazio (2017), Citizens of 5 Nowhere (2018), La tua patria è il mondo intero (2019), e Politica planetaria (2020).
Tomaso Montanari è uno storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università per Stranieri di Siena, della quale è rettore. Ha insegnato all’Università della Tuscia, di Tor Vergata e alla Federico II di Napoli. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di commendatore “per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio” ed è presidente del comitato tecnico scientifico per le belle arti del ministero per i Beni culturali. Tra i suoi ultimi libri Chiese chiuse (2021).
Francesco Pallante è professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università di Torino. Tra i suoi temi di ricerca: il fondamento di validità delle costituzioni, il rapporto tra diritti sociali e vincoli finanziari, l’autonomia regionale. In vista del referendum costituzionale del 2016 ha collaborato con Gustavo Zagrebelsky alla scrittura di Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali (2016). Da ultimo, ha pubblicato Contro la democrazia diretta (2020) e Elogio delle tasse (2021). Collabora con “Il Manifesto”.
Livio Pepino, già magistrato, ha svolto funzioni di pubblico ministero, di giudice e di consigliere della Corte di Cassazione. È stato presidente di Magistratura democratica e componente del Consiglio superiore della magistratura. È attualmente presidente dell’Associazione studi giuridici Giuseppe Borré. Da tempo studia i guasti delle politiche sicuritarie, le diverse forme di resistenza sociale e le pratiche di democrazia dal basso. Ha scritto, tra l’altro, Prove di paura. Barbari, marginali, ribelli (2015) e Il potere e la ribelle. Creonte o Antigone? Un dialogo (con N. Rossi, 2019).
Nadia Urbinati è politologa e giornalista insegna Teoria politica alla Columbia University di New York. I suoi temi di riscerca comprendono la teoria democratica e liberale, le concezioni della sovranità e della rappresentanza politica, il populismo. E’ editorialista di Domani, ha in passato collaborato con La Repubblica e il Corriere della Sera, occasionalmente scrive per Il Fatto Quotidiano, il domenicale del Sole 24 Ore e per il settimanale Left. Tra le sue pubblicazioni recenti: Liberi e uguali. Contro l’ideologia individualista (Laterza 2011); La mutazione antiegualitaria. Intervista sullo stato della democrazia (Laterza 2013); Democrazia sfigurata. Il popolo tra verità e opinione (UBE 2014); Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia (Il Mulino 2020).
Gianfranco Viesti è professore ordinario presso l’Università di Bari. Studioso di economia internazionale, industriale, regionale e delle relative politiche. Negli ultimi anni ha attivamente partecipato alla discussione pubblica italiana su molti temi, dal federalismo all’università, dal Mezzogiorno alle questioni urbane e alle politiche industriali, con le sue attività di ricerca e con interventi sulla stampa nazionale e sulle reti radiofoniche. Autore di libri e articoli su riviste scientifiche, ha pubblicato Il Sud vive sulle spalle dell’Italia che produce. Falso! (2013); La laurea negata. Le politiche contro l’istruzione universitaria (2018); Riuscirà il PNRR a rilanciare l’Italia? (2023).
Gustavo Zagrebelsky è giurista e professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Torino, già presidente della Corte costituzionale. Membro dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia nazionale dei Lincei, collabora con alcuni dei più importanti quotidiani italiani (la Repubblica e la Stampa) ed è presidente onorario dell’associazione Libertà e Giustizia e presidente della Biennale Democrazia. Tra i suoi libri, ricordiamo Simboli al potere (2012), Liberi e servi (2015), Diritti per forza (2017) e Diritto allo specchio (2018).